PARTNERSHIP AL PROGETTO


FIPGC_Federazione Internazionale Pasticceria Gelateria Cioccolateria




La Federazione Italiana Pasticceria Gelateria Cioccolateria è un’associazione Nazionale che vanta una presenza radicata sul territorio, con delegati per ogni regione italiana e dei sotto-delegati per ogni provincia. Ha lo scopo di unire in modo capillare tutte le realtà esistenti sul territorio (scuole, associazioni), per rafforzarne la collaborazione ed ottenere la crescita di tutto il settore e dei prodotti Made in Italy.
Per il mio progetto ho intervistato Claudia Mosca, delegata della regione Lazio della Federazione.
Lei è delegata della regione Lazio della FIP, di che cosa si occupa principalmente?
Personalmente faccio corsi di pasticceria e in più per la Federazione mi occupo della gestione del territorio, quindi per quanto riguarda l’organizzazione e la gestione di eventi, coordinare gli associati qualora ci sia necessità. Appunto la gestione del Lazio per quanto riguarda la Federazione.
Anche con le scuole, abbiamo un accordo con il MIUR e facciamo delle proposte negli istituti alberghieri. Ad esempio abbiamo organizzato il campionato degli istituti alberghieri. Quindi c’è tutto questo coordinamento di eventi e di relazioni sul territorio.

La Federazione nel Lazio si appoggia a quattro strutture per i corsi, sono sufficienti?
Per adesso si, anche se l’intenzione è quella di allargarci. Stiamo vedendo di crescere sotto questo punto di vista.
Di solito ci appoggiamo in diversi luoghi perchè comunque gli eventi sono itineranti. Non sempre sono nella stessa sede. Adesso avremmo un evento a Palazzo Brancaccio, ad esempio.
Per quanto riguarda i corsi, di solito sono delle sedi prefissate, quindi sopratutto nelle scuole.

L’affluenza ai corsi è alta?
Per quanto riguarda i corsi dipende. Noi facciamo anche dei Master, ma per entrambi comunque gioca un pochino il costo del corso. I master di media hanno un costo basso in quanto la struttura dove noi lo organizziamo paga praticamente tutta la parte. Sono circa 50 euro per due giorni di corso e qui abbiamo una media di 30-35 persone per corso.
I corsi ‘mani in pasta’ vanno visti in maniera differente perchè lì ognuno fa la sua preparazione rispetto a un Master dove c’è un docente che spiega la ricetta e appunto nessuno mette le mani in pasta. Questi corsi invece hanno un massimo di 10 partecipanti perchè sennò non riesci a seguirli bene, a farli fare la ricetta.

Quindi i prezzi bassi attirano molto di più la gente.
Sì, quello sì. Cerchiamo ogni volta di avere prezzi abbastanza contenuti altrimenti la gente non arriva. Sopratutto nella parte di Roma sud dove vi è un po’ più di difficoltà rispetto a Roma nord, ma anche rispetto a Roma centro.

Gli studenti che seguono i vostri corsi, hanno poi uno sbocco lavorativo?
Nelle strutture proprio no, perchè sono scuole o magazzini. Ad esempio ad Anzio abbiamo questo magazzino all’ingrosso che rifornisce pasticcerie. Quindi nella struttura no, però diversi hanno trovato in seguito ai corsi comunque dei lavori o stage nelle varie pasticcerie.
Inoltre frequentando i corsi hai comunque la possibilità di conoscere maestri pasticceri e quindi avere uno sbocco anche a livello professionale.

Secondo lei quali altre attività o spazi potrebbero essere utili come integrazione al progetto?
Il problema è il posto dove fai il corso, avere l’attrezzatura adeguata. Non è possibile farlo dappertutto.
Sarebbe bello farlo in posti dove magari le persone che passano, possano vedere il corso che stai facendo e quindi invogliarsi. Quindi qualcosa che interagisca con la comunità.

Una zona espositiva e adibita a concorsi e conferenze può quindi essere utile?
Sì, sì assolutamente!



Ringrazio ancora una volta Claudia M. per la sua collaborazione.








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